Associazione di Volontariato

DIARIO DI BORDO 4 dicembre 2018

I FESTONI COLORATI

Potevano mancare nella fabbrica di Babbo Natale i festoni colorati natalizi?

Certamente no, così ce li hanno portati in dono il nostro Gianni e la nostra amica pacinottiana Rita.

Due pareti del salone dell'Oratorio che ieri erano anonime, stasera sono traboccanti di colori, gli stessi che animano e rallegrano ogni lavori dei nostri ragazzi.

Splendidi, raggianti rappresentano la gioia di vivere, la realtà colorata di qualcosa che deve portare allegria e scaldare il cuore.

I ragazzi ce la stanno mettendo tutta nell'esprimere la loro voglia di partecipare al Natale.

Come al solito....la mia mente ritorna indietro.

Ma allora è un vizio direte voi.....sì è un nostalgico vizio che io adoro.

Il Natale è sempre qualcosa di magico, riporta ognuno di noi all'infanzia, all'attesa per i doni, ma soprattutto all'unione delle famiglie che si ritrovano davanti ad un tavolo per la voglia di stare vicini.

Da che ho ricordi, il Natale mi ha sempre ricordato tavolate enormi, il mio babbino capotavola, tutti insieme anche con qualche zio e la mia nonna materna.

Noi fratelli tutti in fila, quel giorno non si seguiva più la postazione classica sui tavoli, certamente le gomme americane che ognuno di noi appiccicava sul lato del tavolo di legno (allora le gomme duravano giorni e giorni) non trovavano più il giusto proprietario.

Tempi diversi, profumi diversi.

Per la cucina si rincorrevano gli odori delle varie pietanze.

Il panettone era uno, il classico delle Tre Marie, oppure quello Motta con l'involucro celeste.C'era il calendario nuovo che ci portava in dono il bombolaio, perchè dovete sapere che la bombola terminava sempre la sera di vigilia di Natale.

La letterina sotto il piatto di babbino, l'unico regalo sotto l'albero di Natale, questo aveva gli addobbi di vetro che, ogni anno diminuivano perchè si rompevano tanto erano fragili, il vestito della festa, le scarpette di vernice nere che avevano un odore particolare....facevano Natale.

La messa la mattina, maschi a destra della chiesa e femminucce a sinistra, tutte rigorosamente con il fazzoletto in testa.

La vanità di noi bambine che ci sentivamo fare i complimenti dagli zii.

Erano unioni di sentimenti belli e puri, il calore delle famiglie unite...

Tutti rituali che si sono inseguiti per anni nella mia famiglia, sino a quel tragico 1985.

Con la tragica morte del mio caro fratello mia mamma non ha voluto più IL NOSTRO NATALE. Tutto è finito e tutto si è interrotto, non sentire più la sua dolce risata ci ha portato a riconsiderare la vita in altro modo.

Cambiamo argomento.......

La vita continua e voglio che i nostri ragazzi di Mondi Paralleli godano di tutto ciò che possono godere appieno.....i colori sono luce bellissimi per i nostri occhi.

Nella fabbrica di Babbo Natale loro continuano a lavorare stasera, io sparisco per almeno venti minuti....i ricordi sono troppi e troppo dolorosi.

Ritorno chiassosa dopo un pò....due cavolate e le loro risate e ritorno la Boss che tutti conoscono.

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